L'episodio criminale risale al dicembre del 2022

Spari a piazza Malta: condanna a 4 anni e 2 mesi per Bianco

Ieri la sentenza della Corte d'Appello del Tribunale di Salerno
Francesca De Simone

Quattro anni e due mesi di reclusione per Roberto Bianco Jr, ritenuto responsabile degli spari esplosi ai danni della vetrina di Mulino Urbano nel dicembre del 2022: la sentenza è arrivata ieri pomeriggio con i giudici della Corte d’Appello del Tribunale di Salerno che, dopo le discussioni dei difensori dell’imputato, Sica e Melillo, hanno confermato la pronuncia in abbreviato del gup Indinnimeo. Ai fini della condanna è risultata rilevante la consulenza depositata dal perito, il dottor De Marinis, che ha sostenuto l’assenza di un nesso causale tra lo stato mentale del 28enne salernitano e i reati commessi. La Procura aveva impugnato infatti la perizia realizzata nell’ambito di un altro procedimento in cui veniva stabilita la totale infermità di mente di Bianco. La questione dello stato mentale dell’imputato è stata ampiamente dibattuta già in primo grado, a seguito anche degli atti autolesionisti e delle risse con altri detenuti. Adesso le conclusioni dell’ultima perizia hanno sicuramente avuto un peso sulla decisione presa dai giudici della Corte d’Appello di non concedere alcuno sconto di pena, relativamente ai fatti risalenti al 12 dicembre del 2022. In quella data nel mirino di Bianco jr era finita la nota attività commerciale di piazza XXIV maggio, meglio nota come Piazza Malta: secondo l’accusa sono state due le pistole utilizzate per colpire la vetrina, una impugnata dal 28enne salernitano, l’altra da un suo amico minorenne, già condannato dal Tribunale per i minori. Dalla ricostruzione fatta dagli inquirenti, con l’ausilio delle telecamere presenti in zona, Bianco, sceso da una Smart bianca, fermatasi in via Pirro, si avvicinò al locale armato di pistola, al pari del complice minorenne che lo raggiunse qualche istante dopo. Al termine dell’attentato, i due si diedero alla fuga, per poi essere fermati dai Carabinieri della compagnia di Salerno nel rione Petrosino. Gli abiti indossati, gli stessi che figuravano nei video delle telecamere, e l’arma con cui era stato trovato in possesso, compatibile con i bossoli ritrovati a terra, lo incastrarono, ricollegandolo direttamente all’episodio criminale, che non risulta l’unico, tra l’altro, a carico del 28enne salernitano.

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