Una guida sicura contro i rischi di truffe per gli acquisti online in vista del Natale: la Polizia Postale mette a disposizione una serie di informazioni per garantire la sicurezza in rete, la tutela dei dati personali, la protezione da frodi e rischi negli acquisti. Nei primi undici mesi di quest’anno la Polizia Postale ha trattato più di 14mila casi di truffe online di cui oltre il 60% è costituito, come tipologia, proprio dalle truffe in commercio elettronico, per l’acquisto di beni e servizi immobiliari legati all’affitto di case vacanze fantasma.
Solo in questi ambiti criminali sono stati sottratti quasi 9 milioni di euro, per i quali sono state denunciate più di 2.500 persone. La stragrande maggioranza degli acquirenti online si affida alla rete per gli acquisti, anche chi non è esperto a comprare in totale tranquillità e, per questo motivo, il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale Lazio è sceso in campo con un opuscolo che offre alcuni utili consigli e pratici suggerimenti per muoversi tra i negozi online. Il vademecum sarà disponibile sul sito della Polizia di Stato, sul portale del Commissariato di P.S. on line e sulle relative pagine Facebook e Twitter.
Prima regola, utilizzare software e browser completi ed aggiornati: il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile.
E ancora: dare la preferenza a siti certificati o ufficiali. In rete, infatti, è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, è meglio verificare le recensioni pubblicate da altri utenti attraverso un comune motore di ricerca. Potrebbe infatti trattarsi di un falso sito o rivelarsi una truffa. La Polizia postale ricorda quindi che un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio: dunque, il terzo consiglio è quello di, prima di completare l’acquisto, verificare che sul sito siano presenti riferimenti quali un numero di partita Iva, di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda.
Quarto punto del decalogo anti-truffe, è “leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti”, a cui segue quello per cui “su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online”. Altri consigli sono poi quelli di utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili, di non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing – ossia nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola – e di tenere a mente che un annuncio ben strutturato è più affidabile. Infine, con il decalogo si consiglia di diffidare di un oggetto messo in vendita a un prezzo irrisorio, e di dubitare di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con e-mail ambigue, nonché di chi ha troppa fretta di concludere l’affare.