Record di ricoveri nel reparto di Pediatria del Ruggi. Tanti i bambini alle prese con il virus influenzale che sta circolando da alcune settimane ed il Covid. Fortunatamente non si registrano particolari criticità ma il reparto di Pediatria è sotto pressione. Tutti i posti sono occupati eppure i medici del reparto stanno facendo l’impossibile per garantire l’assistenza a tutti i piccoli degenti che si recano in ospedale per complicanze. L’invito è di non allarmarsi alla prima febbre, ma di rivolgersi ai pediatri di famiglia anche se in questi giorni non è facile trovare medici che rispondono al telefono. Ed ecco che l’Ospedale diventa il terminale di tutte le richieste. Molti accessi in pronto soccorso sono legati a problemi respiratori. Accanto all’influenza, ci sono anche i virus para-influenzali, per i quali non c’è sempre necessità di ricovero. Nel caso dell’influenza Australiana, invece, i sintomi sono molto più importanti, con febbre alta, che può protrarsi, a volte, anche oltre i cinque giorni, accompagnata da mal di gola, tosse e spesso con una compromissione delle condizioni generali. I piccoli, in questi casi, si mostrano abbattuti, apatici, con scarsa fame. Spesso, nonostante la scomparsa della febbre, questi sintomi non vanno via. Al momento, solo per dare una dimensione dell’incidenza del fenomeno, si registra il sovraffollamento dei posti letto in pediatria.
Influenza e Covid, record di ricoveri in Pediatria al Ruggi
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