Il 26 dicembre, the day after Natale, è il giorno in cui – malgrado la festività (introdotta in Italia nel 1947) – alcune attività riprendono, lentamente, mentre i negozianti si riposano in attesa di domani, il giorno dedicato dai più al cambio dei regali sgraditi, sbagliati, della misura/taglia errata. Se infatti nei paesi anglosassoni oggi, il cosiddetto boxing day, è la giornata che segna l’inizio dei saldi, da noi, prima che scattino i ribassi, il 27 dicembre è una delle giornate campali per i commercianti. Davanti a quelle vetrine dove prima di Natale ci si fermava per scegliere i regali, si ritrovano quanti, sotto l’albero hanno trovato qualcosa di brutto, grande, piccolo, stretto, largo… non gradito… E’ una corsa al cambio, per accaparrarsi i prodotti preferiti, in attesa della prossima prova per i patiti dello shopping che è l’inizio della stagione dei saldi, fissata per legge il 5 gennaio (a differenza del 6 gennaio dello scorso anno) anche se in alcune regioni si comincerà prima. Manca poco, dunque, per cominciare la tradizionale caccia all’affare di inizio anno, anche se ormai giornate di super sconti come Black Friday e Cyber Monday (per l’elettronica) hanno in parte depotenziato l’impatto dei saldi (-31%, -2 miliardi di euro). Per i saldi invernali del 2022 Confcommercio aveva stimato un giro d’affari complessivo di 4,2 miliardi di euro, con una spesa media di 119 euro a persona. Nel 2012, dieci anni fa, il giro d’affari dei saldi invernali era di 6,1 miliardi di euro e la spesa pro-capite era di 168 euro. Le giornate di sconti citate prima, e anche la concorrenza dell’e-commerce, sono ritenute le cause di questo calo.
Domani è il giorno dedicato al cambio dei regali sgraditi o sbagliati
Dopo Natale, tra cambi e attesa dei saldi
Nei paesi anglosassoni oggi è il boxing day, l'inizio dei ribassi
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