Influenza, dopo la tregua si teme un nuovo picco

Antonio Esposito

Il reparto di Pediatria del Ruggi pur lavorando sotto pressione sta facendo un lavoro eccezionale. Tutto il personale a disposizione è alle prese con casi di influenza stagionale e Covid. Il reparto sta fronteggiando anche le richieste che arrivano da altre zone della provincia.
La situazione al momento è sotto controllo ma la ripresa delle attività scolastiche, dopo le festività natalizie, potrebbe generare un nuovo picco non solo a causa dell’influenza stagionale, ma anche per colpa di virus para-influenzali che circolano tra la popolazione e in particolar modo tra i bambini. Spesso si tratta di virus aggressivi, con uno sviluppo di complicanze che rendono necessario il ricovero.

Attenzione anche ad un altro virus che circola quello respiratorio sinciziale e che sta colpendo bambini e over 65. I dati mostrano un alto rischio per il sistema sanitario di essere sottoposti a pressioni severe a causa del sovrapporsi dei virus. I pediatri segnalano che nelle terapie intensive salernitane ci sono ricoveri per bronchioliti provocate proprio dal virus sinciziale. In questo periodo, dicono sempre i dati dell’Istituto superiore di sanità, l’incidenza più alta della malattia stagionale è tra i bambini da 0 a 4 anni. Seguono quelli da 5 a 14 anni. Gli adulti, quindi, sono meno colpiti, per i quali nelle prossime settimane si dovrebbe assistere a una crescita di casi.

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