Il Napoli supera anche l’esame Roma e vola a +13 sull’Inter. Al Maradona i partenopei dimostrano di essere in partita sin dai primi minuti: Rui Patricio respinge al mittente il tentativo di Kvaratskhelia. Brividi per il team di Spalletti, Meret sbaglia l’uscita e, per rimediare, Kim rischia l’autogol. Passato lo spavento, i padroni di casa trovano il gol del vantaggio: bello spunto sulla sinistra del solito Kvara, Osimhen controlla di petto, tocca di coscia e scaraventa il pallone alle spalle del portiere avversario con un autentico bolide di destro, mandando in visibilio il pubblico presente sugli spalti. 14esimo gol in campionato per il centravanti nigeriano. La squadra di Mourinho reagisce, Meret devia in calcio d’angolo un bel tentativo del rientrante Spinazzola.
In apertura di ripresa, ancora Meret dice di no a Cristante sugli sviluppi di un corner. Il Napoli va vicino al raddoppio con Lozano che, in contropiede, vede Rui Patricio deviare in calcio d’angolo il suo destro potente, i partenopei non sfruttano a dovere una situazione di superiorità numerica. Zalewski crossa sul secondo palo e pesca El Shaarawy che anticipa Lozano in spaccata, stavolta Meret non può nulla. Secondo gol consecutivo per Il Faraone e pareggio per la Roma. Le sostituzioni operate nel finale da Spalletti fanno la differenza: Simeone, imbeccato da Zielinski, si gira in un amen ed esplode un sinistro che va ad insaccarsi nel set, dove Rui Patricio non può intervenire. Nel finale, Raspadori legittima il successo del Napoli, che si impone per 2-1 e allunga ancora rispetto alle inseguitrici.
Il Napoli ringrazia le “riserve” e batte anche la Roma
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