Tre argomenti a giro, che quotidianamente, puntualmente, inevitabilmente finiscono in cronaca. Una pagina sempre più nutrita e poco edificante, sicuramente preoccupante per una comunità che sta vivendo forse uno dei momenti storici meno sereni degli ultimi decenni. Dai mesi di piombo, tra sparatorie, stese, risse, accoltellamenti, furti e rapine alle vite che si spezzano per strada come fuscelli al vento, quella triste e maledetta serie di incidenti mortali che è diventata un incubo, che toglie il sonno ai cittadini ed ai rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine che – col fiatone – stanno inseguendo il problema provando a tamponare il sangue di tanti figli di questa città con proposte e soluzioni. In cronaca, a margine, trova spazio la terza piaga, quella relativa ai fascicoli di indagine che si aprono in Procura in ordine a decessi da chiarire: si muore al Ruggi, perché così vuole il destino, perché si sono verificati ritardi nei soccorsi e negli accertamenti, perché qualcuno è stato poco scrupoloso, dimettendo pazienti poi morti. Ci si affanna a dire che Salerno è una città tranquilla, ma lo strillone dice altro, quando sbandiera il giornale…
Crimini, incidenti, casi di malasanità: le tre “piaghe”
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