Un provvedimento esemplare perché il fenomeno delle risse sta diventando sempre più inquietante e pericoloso: lo dice con chiarezza Patrizia Imperato, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni Salerno, illustrando i dettagli dell'operazione che alle prime luci dell'alba, ha visto 50 militari della Compagnia dei carabinieri di Battipaglia eseguire 11 ordinanze di custodia cautelare di cui 9 di collocamento in comunità e 2 di permanenza in casa, nei confronti di altrettanti minorenni, tutti tra i 15 ed i 17 anni, la maggioranza dei quali residenti nei Picentini, ritenuti indiziati dei delitti di rissa aggravata ed alcuni di lesioni gravi ai danni di uno dei corrissanti.
Nel corso delle indagini è emerso che la sera del 22 aprile a Giffoni Sei Casali, 17 giovani, la maggioranza dei quali minorenni, rappresentanti due fazioni, in modo preordinato e premeditato – come testimoniano le chat sui social – si davano appuntamento al fine di menarsi. Uno scontro fisico cercato, programmato e aggravato anche dall'uso di armi tra cui bastoni, roncole, due coltelli a scatto ed una pistola scacciacani senza tappo rosso. In particolare con un bastone è stato colpito con violenza uno dei ragazzi che ha riportato danni permanenti al cervello.
Quella sera la maggior parte dei ragazzi coinvolti aveva provato a fuggire, ma le indagini dell'Arma hanno condotto all' identificazione dei componenti dei due gruppi contrapposti.
Molto spesso, soprattutto negli ultimi mesi, il pretesto per dare sfogo ad odio e violenza ha avuto come pretesto presunte rivalità amorose mentre in realtà è emerso, dalle indagini svolte, che tali fenomeni di violenza si scatenano seguendo logiche di prevaricazione, territoriale e fisica, di un gruppo sull'altro.