Emergono nuovi sviluppi nell’inchiesta sugli scontri tra ultras avvenuti lo scorso 22 gennaio a Pagani prima del derby con la Casertana. Carabinieri e polizia nella giornata di ieri hanno dato esecuzione ad ordinanze di applicazione di misure cautelari personali degli arresti domiciliari nei confronti dei due ultras della Casertana che erano già stati arrestati in flagranza differita per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lancio di materiale esplodente. I due, dopo l’udienza di convalida, erano stati sottoposti alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. A seguito di nuove contestazioni avanzate dai pm titolari delle indagini – coordinati dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, Antonio Centore – ai due è stato contestato anche l’utilizzo di oggetti contundenti nonché la partecipazione alla rissa tra le tifoserie, la violenza e le lesioni cagionate, tra gli altri, ad un carabiniere. Il tutto con l’aggravante di aver commesso i fatti durante una manifestazione sportiva. I due ultras della Casertana, inoltre, sono ritenuti gravemente indiziati di essere gli autori degli atti di devastazione commessi nei pressi del “Torre”, durante il trasferimento verso lo stadio. Analoghe misure erano state adottate all’indomani degli scontri anche a carico di 7 ultras della Paganese, ritenuti responsabili degli stessi reati, oltre che dell’incendio di un pullman di tifosi della Casertana e del conseguente danneggiamento di un’abitazione.
Scontri derby Pagani: domiciliari per altri due ultras
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