Il gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale che vedeva indagato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’ambito della cosiddetta inchiesta sul “Sistema Salerno”, riguardante presunti illeciti condizionamenti nel sistema di assegnazione degli appalti nel capoluogo salernitano. Archiviata anche la posizione del sindaco Vincendo Napoli che già ieri aveva commentato la notizia definendola una “novità relativa” e si era detto certo che tutto questo sarebbe accaduto. L’inchiesta sulle cooperative sociali si chiude per altri 31 finiti nel mirino. “Le relazioni tra imprenditori, politici e funzionari pubblici all’esito degli approfondimenti investigativi – scrivono i sostituti Guglielmo Valenti ed Elena Cosentino nella richiesta di archiviazione accolta l’8 febbraio scorso dal gip Gerardina Romaniello- non appaiono integrare autonome o compiute notizie di reato o non assurgono a ipotesi di concorso nelle singole condotte di reato imputabili a terzi. “Si chiude nel migliore dei modi e con il riconoscimento della insussistenza delle ipotesi di reati di corruzione – spiega l’avvocato Andrea Castaldo, difensore di Vincenzo De Luca – una vicenda che all’epoca aveva destato scalpore e notevole risonanza mediatica, dal momento che si erano ventilati illeciti condizionamenti sulle votazioni. Nonostante le numerose attività di indagine e le intercettazioni telefoniche, non è emerso alcun riscontro alle ipotesi di accusa, a dimostrazione della correttezza dell’operato politico e istituzionale del Governatore della Regione Campania”. “Esprimo viva soddisfazione per il risultato – conclude Castaldo – al contempo riconoscendo la correttezza e serenità dell’operato dell’Ufficio di Procura nel doveroso approfondimento investigativo”.
Inchiesta coop e appalti, archiviazione per De Luca e Napoli
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