Fu l’uccisione di Vincenzo Salvati a generare una corsa alla spartizione dello spaccio di droga nei comuni della Valle dell’Irno. Salvati, ucciso con Aniello Califano, nell’ottobre 2020 a Corticelle di Mercato San Severino, da Vincenzo Ansalone, per un debito di droga pari a 30mila euro, aveva, fino a quel momento, gestito la vendita di droga sull’intero territorio. Ad avere la meglio, è stato documentato nell’inchiesta avviata dalla Dda e dalla Procura di Nocera Inferiore, fu il gruppo capeggiato da Giuseppe Luzzi, che dopo il duplice omicidio aveva conquistato il dominio su Baronissi e Pellezzano. Ai fratelli Antonio ed Emidio Barone, era andata, invece, la piazza di spaccio nella frazione San Vincenzo di Mercato San Severino. Entrambi i gruppi, sono stati sgominati ieri mattina dai carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, su richiesta della Dda di Salerno, nei riguardi di 10 persone, accusate a vario titolo di traffico di droga e spaccio. Gli inquirenti hanno condotto le indagini servendosi di intercettazioni telefoniche e ambientali, riprese video, perquisizioni e sequestri ricostruendo diversi episodi di detenzione e spaccio di stupefacenti a carico dei gruppi.
Droga nella Valle dell’Irno, affari nelle mani di due gruppi
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