“Science in Braille” si presenta all’Onu

Francesca De Simone

Il nuovo progetto “Science in Braille” diventa realtà: nei giorni scorsi, gli scienziati ipovedenti o non vedenti che costituiscono il direttivo della campagna promossa dall’Onu e dalla Royal Academy of Science International Trust di Londra, hanno presentato la nuova iniziativa alla plenaria delle Nazioni Unite ed incontrato il Presidente Generale dell’Assemblea ONU Csaba Korösi. Il documento programmatico redatto dal direttivo è stato firmato dai rappresentanti di 193 nazioni di tutto il mondo. Si tratta del primo passo per la costituzione di una società più inclusiva, che non discrimini le persone con patologie della vista allontanandole, spesso in precoce età, dalle discipline scientifiche. Del progetto fa parte anche un salernitano il matematico Michele Mele, ricercatore in Matematica presso l’Università degli Studi del Sannio ed autore di “L’Universo tra le Dita”, che è intervenuto nel corso dell’assemblea. In qualità di Education Officer, Michele Mele, si occuperà di sostenere l’implementazione di politiche paritarie ed inclusive all’interno della scuola. Nel suo intervento ha risposto al quesito del presidente Korösi, il quale chiedeva quali fossero i principali ostacoli culturali e materiali che impediscono a tanti bambini ipovedenti o non vedenti di avvicinarsi nel modo corretto alle discipline scientifiche. Il matematico salernitano ha spiegato quanto sia forte il pregiudizio nei confronti delle persone con patologie della vista ed illustrato la linea da seguire con gli strumenti a disposizione per affrontare il problema.

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