Le Fiamme Gialle di Sala Consilina hanno scoperto un’azienda del Vallo di Diano, operante nel settore alimentare, che utilizzava, in maniera intensiva, manodopera in nero o comunque irregolare. Nello specifico, all’atto dell’accesso presso la ditta, dopo l’identificazione del personale presente, è stata rinvenuta copiosa documentazione di natura extra-contabile, il cui successivo esame, supportato dalle dichiarazioni acquisite dai dipendenti rinvenuti, ha permesso di accertare 27 lavoratori totalmente impiegati “in nero”. Di questi, 2 sono risultati essere anche percettori di Reddito di Cittadinanza e 5, anche se formalmente disoccupati, beneficiari dell’indennità di disoccupazione. Inoltre l’azienda, nonostante avesse richiesto ed ottenuto dall’INPS l’autorizzazione a beneficiare della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per via dello stato emergenziale e per la crisi pandemica, non ha di fatto mai sospeso l’attività lavorativa, anzi ha continuato nella sua attività, impiegando, tra gli altri, anche 12 lavoratori che “fittiziamente” erano stati posti, appunto, in cassa integrazione e, pertanto, percettori della specifica integrazione salariale. Molteplici le irregolarità contestate dai finanzieri all’imprenditore al quale è stata applicata anche una maxi-sanzione di circa 1 milione di euro.
Sala Consilina: Gdf scopre 27 lavoratori irregolari
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