Giallo a Salerno, incerta l’identità dello straniero ucciso

Simona Cataldo

Non ha ancora una precisa identità, l’uomo trovato senza vita ieri mattina in via Capitolo San Matteo, nei pressi dell’ex Usca, a Salerno. Prelevate le impronte digitali, dai primi controlli effettuati nei database in possesso alle forze dell’ordine, è emerso che la vittima qualche mese avrebbe richiesto un permesso di soggiorno presso la Questura di Napoli. Quel corpo potrebbe, quindi, essere di un giovane del Bangladesh, nato nel 1990, ma non si esclude che i dati forniti dallo straniero in quella occasione siano falsi. A provocare la morte, avvenuta nella notte tra sabato e domenica, un profondo e netto taglio alla gola. Su resto del corpo, invece, non ci sono altri segni di violenza. Quasi certamente, inoltre, l’uomo è stato ucciso sul luogo del ritrovamento. A lanciare l’allarme, ieri mattina, sono stati due ciclisti di passaggio che hanno notato il corpo sul marciapiede e chiamato le forze dell’ordine e i soccorsi. Per l’intera mattina, gli agenti della Squadra Mobile e il sostituto procuratore Simone Teti, hanno passato al setaccio l’intera zona. Al momento pochi sono gli elementi a disposizione degli inquirenti per chiarire il giallo. Inoltre, i pochi sistemi di videosorveglianza presenti in quella zona non hanno fornito nessun dettaglio utile alle indagini. Molte telecamere risultano fuori uso o malfunzionanti. Una lite finita nel sangue, un regolamento di conti o anche un omicidio d’impeto, avvenuto dopo un rapporto sessuale. Le ipotesi sono tante. Questa mattina i poliziotti della Squadra Mobile, coordinati dal vice questore Gianni Di Palma, sono tornati in via Capitolo San Matteo per nuovi accertamenti. Nelle prossime ore sarà svolta anche l’autopsia.

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