Un paletto sporgente di una delle barriere di sicurezza disseminate lungo la provinciale 29 l’ha trapassata da parte a parte in seguito al violentissimo urto che l’ha scaraventata (presumibilmente, non indossava la cintura di sicurezza) fuori dall’abitacolo della sua Toyota Yaris. Secondo le prime risultanze dell’autopsia, effettuata ieri mattina nella sala mortuaria dell’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia, così è morta Mariarosaria Conte, la giovane madre trentacinquenne vittima venerdì scorso dell’incidente stradale avvenuto in via Campo della Battaglia, la strada che collega Olevano sul Tusciano a Battipaglia, mentre andava a lavorare. Di qui a due mesi Marina D’Aniello, il medico legale nominato dalla procura, depositerà la relazione che consentirà al pubblico ministero Stefania Faiella di valutare tutti i profili di responsabilità, anche quelli degli enti competenti sull’arteria stradale. E se è plausibile che il paletto fosse rotto da tempo, lo è anche il fatto che Mariarosaria (colpita posteriormente da una Kia Sportage mentre, con la sua Yaris, cercava di sorpassare una Volkswagen Golf) e il 41enne al volante del suv (iscritto nel registro degli indagati: un atto puramente formale, quello degli inquirenti) procedessero a velocità sostenuta. Subito dopo l’esame autoptico, la salma di Mariarosaria è stata rilasciata. Oggi, nella chiesa di Santa Lucia in Salitto l’ultimo saluto.
Uccisa da un paletto della barriera di sicurezza
Incidente Olevano, oggi l’ultimo saluto a Mariarosaria
Il medico legale nominato dalla procura ha due mesi per depositare la relazione
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