Duri, molto difficili da gestire, soprattutto per chi amministra la “Cosa Pubblica” gli ultimi anni, scanditi da piaghe di ogni genere, dall’emergenza sanitaria a quella economica. Serviva un salvagente, in questa tempesta ed ecco il “Patto per Salerno”, ovvero l’accordo tra il Comune di Salerno e la Presidenza del Consiglio dei Ministri per il ripiano del disavanzo dell’Ente che è finalmente esecutivo. L’accordo è stato siglato in capo a mesi di proficua interlocuzione tra Comune, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero dell’Interno, nonché di approfondite analisi dei dati di bilancio e consentirà di intraprendere un percorso di progressiva riduzione del disavanzo attraverso alcune decisive misure: il miglioramento del tasso di riscossione, il contrasto all’elusione ed all’evasione, la riduzione delle spese, la riorganizzazione della struttura amministrativa, la razionalizzazione delle società partecipate, la valorizzazione del patrimonio. Chiarito che non incide sull’entità dello sforzo di riduzione del disavanzo, né sui tempi di ripiano che sono stabiliti dalla Legge e che l’Ente avrebbe dovuto rispettare anche in assenza dell’accordo, il Patto permetterà ora di “spalmare” i necessari sacrifici su un più ampio numero di soggetti mediante l’istituzione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale e grazie alla possibilità di aumentare l’Irpef, provvedimento, questo, che è stato utilizzato in misura minore rispetto a quanto avrebbe consentito la legge e per un limitato periodo di tempo.
“Patto per Salerno”: l’accordo è esecutivo
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