Il sole – seppur solo accennato, domenica scorsa -, il mare – seppur leggermente velato dalla foschia -, la Piazza. Piazza della Libertà, la porta d’accesso per chi arriva via mare. Ampia, sontuosa, accogliente come un abbraccio della città ai turisti. Tutto bello, tutto “beautiful”, come dicevano i tanti inglesi che avevano appena messo piede a Salerno, ma anche la solita pagliuzza nell’occhio, che di certo non è un tronco d’albero eppure da fastidio. Non diciamo di offrire ghirlande di fiori ai visitatori, com’è usanza alle Hawaii, ma almeno un giardino tenuto in modo decente, questo si può fare. Perché decine, centinaia di turisti hanno purtroppo notato pure lo stato in cui versano le aiuole del sottopiazza, lastricate di palme ormai ingiallite e addirittura cartacce e bottigliette in plastica. Come si suol dire, “per un punto, Martin perse la cappa”, insomma per incuria, disattenzione, approssimazione magari da dieci e lode si scende a nove. Ed è un peccato.
Turismo: grande piazza, piccoli inconvenienti
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