La scuola fa quell che può, con I mezzi che ha, così come le forze dell’ordine che – non potendo contare sul dono dell’ubiquità – non possono presidiare ogni singolo anfratto della città. E allora, ci si affidi alle famiglie: in tal senso, siamo pienamente d’accordo con l’Assessore Tringali, quando si appella a genitori e nonni, affinché riescano in qualche modo a far rinsavire quei ragazzi perduti che vanno in giro per vandalizzare le opere, per offendere la memoria storica e la dignità di una città intera. I soliti ignoti, come dicevamo ieri anche I soliti ignoranti che nemmeno sanno chi è Alfonso Gatto e che cosa rappresenta per questa città. Per questi, la poesia è una rottura di scatole da imparare a memoria tra I banchi di scuola, ammesso che ci vadano, a scuola. I danni arrecati all’opera realizzata per abbellire il muro delle scalinate che conducono al rione Mutilati sono schizzi di fango sulle radici di Salerno, sono un affront al passato ed al futuro della comunità.
Vandali, Tringali chiede aiuto alle famiglie
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