“Sabato tutti all’Arechi”. L’appello arriva via social da Pasquale Mazzocchi, accompagnato dal classico “macte animo”. Il capitano indica la strada da seguire dopo la sconfitta di Empoli e fissa l’obiettivo: la prossima partita con l’Atalanta che, per vari motivi, è l’occasione del riscatto della Salernitana. Bisogna ripartire subito dopo lo stop in Toscana dell’altro ieri, nella partita forse più brutta della gestione Sousa. “Un risultato negativo non può cancellare tutto il lavoro fatto in questo periodo. Prima non eravamo campioni ma ora non siamo…” dice Mazzocchi che aggiunge un altro concetto importante. “Sappiamo chi siamo, conosciamo il nostro valore di squadra e di gruppo. Le sconfitte non sono fallimenti ma processi di crescita”. Nessun dramma, come è giusto che sia, da parte di Mazzocchi dopo la sconfitta di Empoli grazie alla consapevolezza del proprio lavoro. È proprio questo aspetto, il lavoro, a dare fiducia ai granata che si sono fermati dopo dieci partite senza sconfitte. Con Paulo Sousa è tutta un’altra Salernitana. La partita di sabato è anche l’occasione per riscattare l’onta subita all’andata dalla vecchia Salernitana. La sconfitta per 8-2 di Bergamo fa ancora male, resterà per sempre una delle pagine più brutte della storia granata e costò il primo esonero a Davide Nicola, poi richiamato dopo due giorni e successivamente esonerato di nuovo. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e di punti la Salernitana ne ha fatti diversi ma ancora non sono sufficienti per essere al sicuro. L’obiettivo della salvezza è vicino ma bisogna raggiungerlo prima di potersi rilassare e abbiamo visto cosa significa pensare di festeggiare prima del tempo. Sabato ci sono punti importanti per la salvezza in uno stadio Arechi pieno di gente. A loro, i tifosi, la Salernitana cercherà di dare una soddisfazione per evitare patemi nelle ultime giornate di campionato. E per vendicare l’umiliazione dell’andata.
Con l’Atalanta serve riscatto, anche per vendicare l’andata
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