Il “Marina d’Arechi” era diventato territorio di conquista per lui e per il suo complice, un 26enne già arrestato all’epoca dei fatti che risalgono allo scorso febbraio, allorquando si registrarono una serie di razzie all’interno di yacht e gommoni ancorate al Marina d’Arechi di Salerno: sparirono dalle imbarcazioni strumenti professionali per la navigazione, monili, apparecchi informatici, borse griffate e denaro contante per un valore totale complessivo di circa 30mila euro. Gli inquirenti – considerato il modus operandi del soggetto – pensavano di trovarsi sulle tracce di un furfante esperto e rotto a tutto, in realtà quello che era diventato il “terrore dei diportisti” è un ragazzo di appena 17 anni. Questo, il sorprendente risultato delle indagini che sono state condotte dai carabinieri della sezione operativa del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Salerno, guidati dal capitano Manlio Malaspina. Per il minore, è scattata l’ordinanza di applicazione della misura cautelare del collocamento in comunità firmata dal gip presso il tribunale di Salerno ed eseguita negli scorsi giorni perché gravemente indiziato del reato di furto: il giovane, nato nel capoluogo ma residente a Pontecagnano Faiano, è stato accompagnato in una struttura e ieri è stato sottoposto ad interrogatorio di garanzia.
Salerno, preso il terrore dei diportisti: ha 17 anni
241
articolo precedente