7 gol in 2 partite e la Salernitana si scopre improvvisamente fragile. Quello che era il punto di forza della squadra di mister Castori, sempre attenta e per settimane parsa addirittura imperforabile nell'anno della promozione, in Serie A si sta rivelando un tasto dolente. Belec, non parso esente da colpe in particolare sul primo gol di Pellegrini che ha spezzato l'equilibrio, non è a mantenere inviolata la sua porta né a Bologna, né contro la Roma. E se contro i felsinei, con l'attenuante dell'inferiorità numerica per l'espulsione di Strandberg, erano risultate determinanti le situazioni su palla inattiva e un errore tecnico di Jaroszynski nell'uno contro uno difensivo su Arnautovic, contro i capitolini la Salernitana ha preso gol a difesa schierata.
Lo 0-1 è arrivato da un cross dalla sinistra di Vina: Aya si è fatto attirare dal pallone ed ha lasciato la posizione, Di Tacchio non ha seguito il taglio di Pellegrini, Gyomber ha scalato con un attimo di ritardo e per il numero 7 dei capitolini è stato fin troppo facile battere Belec, che s'è fatto passare la sfera sotto il braccio sinistro. Molto bella l'azione del secondo gol dei giallorossi, tutta di prima, avviata da Carles Perez che ha cercato la sponda di Abraham, il centravanti d'esterno ha toccato per Mkhitaryan che con un tunnel ai danni di Aya ha premiato il puntuale inserimento del solito Veretout, il quale s'è lasciato alle spalle il timido Kechrida ed ha freddato nuovamente Belec. Nell'unica circostanza in tutta la partita in cui Gyomber ha concesso più di un metro di libertà ad Abraham, l'erede di Dzeko ha dimostrato di sentire la porta e di avere anche un bel tiro da fuori. Anche in questo caso, però, il compito del 9 giallorosso è parso troppo semplice, come pure quello di Pellegrini in occasione della quarta rete del team di Mourinho.
Conoscendo Castori più delle due sconfitte, più del digiuno in termini di gol segnati all'Arechi, più del ritardo di Simy, quello che lo avrà fatto arrabbiare di più in questo avvio di stagione è il dato delle reti incassate, giunte tutte tra l'altro nei secondi tempi. E la sosta servirà per oliare i meccanismi difensivi e per favorire l'inserimento dei nuovi. L'ingaggio di un giocatore con le caratteristiche di Gagliolo, tra l'altro, consentirà al trainer granata di utilizzare Jaroszynski nel ruolo in cui rende al meglio, ovvero come quinto di sinistra.