Sono 13, al momento, le carcasse di cinghiali positivi alla peste suina trovati nei comuni Sanza e Montesano sulla Marcellana. Ecco perché nel Vallo di Diano si allarga la zona rossa: adesso le città a rischio diventano 17. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato l’ordinanza numero 1 per l’istituzione della zona infetta nei comuni di Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Castelle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Sanza, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle dell’Angelo. Nell’ordinanza si ricorda che è fondamentale la ricerca attiva delle carcasse di cinghiale nelle zone di restrizione più vicine al focolaio ed è quindi obbligatoria la segnalazione se ne viene avvistata una. Nelle zone di restrizione, inoltre, le attività di qualsiasi genere svolte all’aperto devono essere preventivamente autorizzate dalla competente autorità locale ed avere il parere del Commissario Straordinario che ne verifica la conformità rispetto delle norme di biosicurezza. Per questo motivo a Sassano è saltata la festa delle orchidee, in programma il 3 giugno. Le peste suina non ha nessun rischio sugli esseri umani, ma è quasi sempre mortale nel giro di pochi giorni per cinghiali e suini, incidendo in modo significativo sulla produttività del settore agricolo, con possibili gravi ripercussioni economiche.
Peste suina, 17 comuni del Vallo di Diano in zona rossa
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