Chiunque si trovi a passeggiare tra il corso, il Lungomare e il centro storico non può fare a meno di constatare che neppure prima del Covid a Salerno si erano visti così tanti turisti, in particolare stranieri.
Il rumore dei trolley sui sanpietrini è il ritmo su cui si rincorrono conversazioni in inglese, francese, tedesco, spagnolo, persino cinese. Li trovi nelle corsie dei supermercati, ai tavolini delle pizzerie o dei ristornati, sui marciapiedi della stazione, alle fermate dei bus, agli imbarchi dei traghetti: dopo il calo dovuto al maltempo, il trend positivo inaugurato a Pasqua riprende ed il ponte del 2 giugno si annuncia da tutto esaurito.
Il tasso di occupazione dei posti letto nel capoluogo, infatti, sfiora il 90 per cento e sui portali dedicati agli affitti brevi ed extralberghieri sono meno di una trentina le strutture ancora disponibili con prezzi (per due notti in una doppia) che vanno dai 300 ai 700 euro.
“C’è stato un aumento delle tariffe – conferma Agostino Ingenito dell’Abbac – dovuto a diversi fattori. In primis i ritocchi che hanno applicato molti siti sulle percentuali di provvigione. Questo, unito all’inflazione, ha portato i costi a lievitare del 15 o 20 per cento”.
Nonostante ciò la risposta è ottima. Per il ponte del 2 giugno la costiera è già satura e Salerno città è vicinissima al sold out.
Soddisfatto l’assessore comunale al turismo Alessandro Ferrara: “L’anno scorso il numero di presenze in città è stato del 25% in più rispetto agli anni precedenti. Le stime di quest’anno parlano di un +38%. E’ un’opportunità imperdibile, dobbiamo essere pronti”.