L’inferno all’improvviso. Quando spunta il cantiere a tradimento, con annesso restringimento che partorisce il grande caos nei pressi della galleria di Cologna, dal chilometro 4,900 al chilometro 5,850 del raccordo Avellino-Salerno. Vanno su tutte le furie I sindaci dei comuni della Valle dell’Irno. Loro. Figuriamoci pendolari e automobilisti, costretti all’andamento lento per dieci chilometri che diventano mille. Se ne va mezza giornata in macchina e in questi giorni di caldo afoso è tutt’altro che una passeggiata di salute. Dall’Anas precisano: si tratta di lavori preannunciati in tempo utile in Prefettura, ma non spetta certo al Prefetto studiare e mettere in campo percorsi alternativi per scongiurare il tappo sul raccordo. Stiamo parlando di un’arteria già molto trafficata di suo, per cui sarebbe stato opportuno – così come sarebbe opportuno in futuro, per i prossimi lavori alle viste, prevenire tali situazioni di grave disagio per chi viaggia, individuando ancor prima di chiudere le corsie eventuali percorsi alternativi. La coda di veicoli dal casello di Mercato san Severino allo svincolo di Salerno-Fratte è ancora lunga, gli effetti della disorganizzazione restano pesantissimi.
Lavori in corso: l’Anas individui percorsi alternativi
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