Era diventata un rimessaggio di imbarcazioni e un parcheggio di auto gestito da privati. Usata, quindi, per scopi commerciali senza alcun titolo autorizzativo. La Grotta dell’Annunziata, grotta naturale già sottoposta a vincolo architettonico e paesaggistico finisce sotto sequestro preventivo. La misura, richiesta dalla Procura di Salerno ed emessa dal GIP del Tribunale salernitano, è stata eseguita dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli. La grotta, ricadente in area marina demaniale del Parco Regionale dei Monti Lattari e del sito UNESCO della Costiera Amalfitana, tra i Comuni di Maiori e Minori, secondo il quadro accusatoria, sarebbe stata illecitamente utilizzata da una società del posto come area per il rimessaggio delle barche e per la sosta delle auto. Dalla Procura di Salerno chiariscono che «nel corso delle attività investigative erano già sopraggiunti provvedimenti inibitori da parte della Soprintendenza di Salerno per uso improprio del bene culturale, nonché dal Comune di Maiori avendo rilasciato negli anni titoli autorizzativi in favore di una società che li utilizzava impropriamente, essendo riferiti ad un’area di parcheggio del tutto diversa rispetto a quella oggetto del sequestro». Indagato l’amministratore unico della società che utilizzava impropriamente gli spazi. I reati ipotizzati vanno dalla distruzione e deturpamento all’uso illecito di beni culturali e bellezze naturali nonché all’esecuzione di opere edili illecite in assenza di autorizzazioni, con l’aggravante dei fatti commessi nell’ambito di attività commerciale.
Grotta dell’Annunziata usata illecitamente, scatta sequestro
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