“Chi è saggio non teme il volgo”, è il brano di Seneca scelto deciso dal ministero per la seconda prova nei licei classici. Nel testo, l’autore (che non veniva proposto dal 2017) si rivolge all’amico Lucilio, e gli mostra come i precetti della filosofia possano guidare alla virtù in mezzo ai falsi valori, ovvero, dimostra che cercare il favore della folla non porta felicità ma alla rovina. Al maturando, oltre alla traduzione, nella seconda parte del compito è chiesta la comprensione e l’interpretazione del testo, l’analisi linguistica e stilistica, un approfondimento e riflessioni personali sul tema.
Al Liceo Scientifico, nella prova di matematica, le tracce dei due problemi richiedono entrambe lo studio di una funzione. Per quanto riguarda gli 8 quesiti, poi, diversi di questi riguardano l’analisi matematica, dall’applicazione del Teorema di Rolle allo studio degli zeri di una funzione, combinati con alcuni di geometria (dimostrazioni su triangoli e parallelepipedi) e di geometria analitica. Infine, un quesito sul calcolo delle probabilità che prende spunto da un dado truccato.
La prova di oggi, a differenza del tema di italiano, è diversa in base all’indirizzo di studi: Latino al classico, Matematica allo scientifico, Inglese al linguistico, Economia Aziendale per gli Istituti tecnici, progettazione di impianti e costruzioni per l’indirizzo Geometra; disegno e organizzazione industriale per gli indirizzi di meccanica; tecniche di navigazione e costruzione di un mezzo per gli istituti di trasporti e logistica.
La durata massima della prova è di 6 ore, tranne che per gli studenti dei licei artistici avranno tre giorni di tempo per finire l’elaborato e potranno lavorarci per 6 ore al giorno (consegna lunedì 26 giugno); gli studenti del liceo musicale e coreutico, invece, potranno concludere il proprio progetto in due giorni.
Il voto previsto per il secondo scritto è di massimo 20 punti.