Salernitana, il mercato non ha inciso sul valore della rosa

Michele Masturzo

L’indagine realizzata da Transfermarkt relativa all’impatto del mercato sul valore delle rose fornisce un dato molto interessante. Ad oggi le operazioni condotte dalla società hanno avuto un impatto minimo (1%) in casa Salernitana, quattordicesima con un parco giocatori dal valore di 100 milioni di euro.
Se è vero che, rispetto allo scorso anno, sono andati via elementi come Piatek e Vilhena, è vero anche che la valutazione di Dia è praticamente raddoppiata (oggi è il pezzo pregiato della rosa granata con una quotazione di 25 milioni) e che le conferme di giovani di prospettiva come Pirola, Daniliuc, Bradaric, Lovato, gli stessi Maggiore, Coulibaly e Mazzocchi, rendono l’organico granata estremamente appetibile. E, non essendo ancora ufficiale, nell’elenco non figura ancora Martegani, seconda operazione in entrata portata a termine dopo Costil.
Questi i numeri. La realtà dei fatti dice che alla Salernitana per completare la rosa servono almeno due attaccanti, due esterni offensivi, due centrocampisti, un difensore ed un laterale sinistro. C’è parecchio da fare e De Sanctis (in attesa della risposta per Miretti e Facundo Gonzalez dalla Juve, che nell’affare vorrebbe inserire pure Nicolussi Caviglia e Hasa) ne è consapevole. Il diesse granata, però, ha ricevuto un’indicazione precisa dal presidente Iervolino: per ingaggiare, bisogna alleggerire il monte ingaggi e liberare spazio in lista. A breve anche Kristoffersen ed Orlando dovrebbero salutare la compagnia, mentre non si registrano passi avanti per Sepe e Simy. Per Bonazzoli continua il pressing del Verona, ma bisogna trovare l’accordo sul pagamento dell’ingaggio della punta di Manerbio.

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