Il tre agosto l'ultimo mortale, quello in cui ha perso la vita l'americana Adrienne Vaughan

Incidenti in mare, i precedenti

Un tributo di sangue dovuto a distrazioni, poca visibilità e, spesso, alla velocità
Francesca Salemme

Undici giorni dopo la morte di Adrienne Vaughan, una nuova tragedia in mare. Era il 3 agosto quando, al largo del fiordo di Furore, il gozzo su cui era l’editrice americana, in vacanza con la famiglia, si è scontrato con un veliero turistico di 45 metri, il Tortuga, a bordo del quale c’era un’ottantina di persone che stavano festeggiando un matrimonio. A causa dell’impatto la donna è finita in acqua dov’è stata ferita mortalmente dall’elica della barca. Ferito il marito, illesi i due figli della coppia, una ragazzina di 12 e un bambino di 8 anni.

Gli incidenti in mare sono frequenti, purtroppo: il 23 agosto di due anni fa, un giovane di ventidue anni si tuffò all’altezza di Conca de’ Marini mentre il motore della barca – affittata con alcuni amici – era ancora acceso: l’elica lo ferì profondamente e venne trasportato in elisoccorso al Ruggi.

Il 13 agosto 2015 una piccola barca con a bordo a due persone venne travolta da un motoscafo ad un miglio circa dal porto di Marina d’Arechi a Salerno. Sbalzata in acqua, una delle persone che si trovavano a bordo morì tranciata dall’elica.

Era il ferragosto 2012 quando, a Cetara, una ventiduenne napoletana venne investita da un gommone che si trovava nei pressi della riva per far salire o far scendere qualcuno. La giovane, immediatamente soccorsa dalla capitaneria di porto – guardia costiera e condotta presso l’ospedale Ruggi di Salerno, riportò una ferita alla gamba e al piede sinistro.

A giugno di quello stesso anno un turista tedesco trentenne era stato investito mentre nuotava nelle acque di Marina di Praiano, riportando ferite lacero-contuse alla nuca, al torace e ad una gamba ed una sospetta frattura alla spalla.

Sono passati invece 12 anni da quando perse la vita una 33 salernitana in seguito all’impatto – avvenuto la sera di Ferragosto, all’altezza di Capo d’Orso – tra il gommone sul quale viaggiava con il fidanzato e un’altra coppia e un’imbarcazione di 12 metri sulla quale si trovavano sette persone.

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