Rispetto a tre anni fa, i costi dei prodotti di cancelleria sono aumentati, secondo l’Istat, del 17%, in linea con l’aumento dei prezzi dei beni di consumo. Rispetto all’anno scorso il rincaro sarà del 4%, secondo Altroconsumo, mentre Assoutenti arriva a prevedere una stangata aggiuntiva di 100 euro a famiglia. In vista dell’inizio dell’anno scolastico, i genitori sono costretti a farsi i conti in tasca, a spaccare il centesimo, a tagliare altre spese pur di riuscire ad acquistare tutto ciò che è necessario per i propri figli. Attenzione, non si parla dello zaino o dell’agenda più in voga, insomma della merce più ricercatoa e quindi costosa che è oggi più che mai per pochi. Parliamo di libri di testo, dunque del necessario più che dell’utile. Non sono poche le famiglie che, in quest’epoca già faticosamente in salita a causa degli aumenti finanche dei generi di prima necessità, avrebbero deciso di non acquistare i libri di testo ma di aspettare che qualche compagno di classe possa prestare le pubblicazioni, per poterle fotocopiare e rilegare con la spillatrice. L’esborso, per ogni singolo studente, è tra i 1100 e i 1300 euro. Decisamente troppi. Quello dello studio è un diritto. Andrebbe garantito calmierando prezzi sempre più proiettati verso le stelle, per cui non accessibili a tutti.
“Cara” scuola, quanto ci costi…
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