«Anche San Matteo, quando fu “convocato” da Gesù, si fece trovare pronto e non mostrò esitazioni a passare dalla parte giusta». La Messa degli Sportivi, ormai un punto fisso nel calendario delle celebrazioni in onore del Santo Patrono di Salerno, Matteo appunto, si apre con una similitudine che richiama l’attenzione dei tanti presenti.
Dal calcio alla scherma, dalla ginnastica alla pallanuoto, dal canottaggio al Fit Walking, in tanti si sono presentati in cattedrale ed hanno seguito con grande attenzione l’omelia dell’Arcivescovo.
Sorridente, scortato dagli emozionatissimi atleti, sull’altare Monsignor Andrea Bellandi ha ricordato i suoi trascorsi di atleta, invitando i giovani ad allenarsi sempre con impegno e costanza per raggiungere i propri obiettivi ma rivolgendosi anche agli allenatori, sottolineando che hanno hanno l’onere di guidare i ragazzi nel loro percorso di crescita: «Dalle sconfitte si può imparare molto – ha detto –. Voi state già dando tutte le vostre energie nel vivere nel mondo dello sport: date un enorme contributo e che lo Spirito Santo v’illumini al meglio. Bisogna nutrire un profondo rispetto per gli allenatori: per me, quando da giovane giocavo a calcio, la sua voce valeva per certi versi di più di quella dei miei genitori».
Luca Fusco, recordman di presenze con la maglia della Salernitana, oggi alla guida dell’Under 17 granata, ha letto la preghiera dell’allenatore prima del tradizionale scambio dei doni, a lui spetta anche il compito di trasmettere ai giovani valori e senso di appartenenza.
Messa Sportivi, Bellandi agli atleti: «Rispettate i tecnici»
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