Mettiamola così: diciamo "teniamolo a distanza" piuttosto che "teniamoci a distanza". Il concetto è lo stesso, ma magari così suona meglio, magari aiuta a far capire a tutti che è una battaglia comune contro un nemico invisibile che non guarda in faccia a nessuno. E' fondamentale fare entrare il principio nella testa anche di chi continua a vivere come prima, come se nulla fosse accaduto, come se nulla stesse accadendo. Il dato dei contagi in Campania continua a salire, col passare dei giorni e non sappiamo se, alla fine del periodo in arancione, riusciremo a registrare qualche risultato positivo, anche perché – come sottolinea da tempo il Governatore De Luca – in assenza di controlli ognuno fa quel che gli pare, che sia, la zona, gialla, arancione o rossa.
I numeri di ieri suonano come l'ennesimo campanello d'allarme: 2385 casi di positività, divisi tra 1959 asintomatici e 148 sintomatici, su una base di 23.649 test effettuati tra tamponi e antigenici. Altri 29 dolorosi decessi, 15 nelle ultime 48 ore e 14 deceduti nei giorni precedenti e registrati solo ieri. Resta alto il numero di posti letto di terapia intensiva: 131, sui 656 disponibili, così come quello dei posti di degenza: 1305 sui 3160 disponibili. Ribadiamo il concetto: abbassare la cresta al virus, ormai sempre più inglese e quindi sempre più trasmissibile, è un nostro diritto e un nostro dovere. Continuare a non rispettare le regole o addirittura fare baldoria in attesa dei vaccini, sarebbe da folli. Teniamolo a distanza.