«Contingente minimo incapace di gestire le emergenze in modo adeguato». Succede, ritiene la Fials, all’ospedale di Eboli, nonostante le continue richieste di personale. Una riduzione di medici ed infermieri che ha «comportato un aumento dei tempi di attesa al Pronto Soccorso, causando sovraffollamento e mettendo il personale sotto pressione, spesso vittima di minacce verbali e fisiche». Nel 2022 il Pronto soccorso ebolitano ha registrato circa 27mila accessi, mentre attualmente siamo già oltre 21mila. La Fials Salerno richiama alla responsabilità la direzione ospedaliera, chiedendo un aumento della dotazione organica e dei servizi offerti alla cittadinanza. «Le responsabilità per eventuali danni subiti dagli utenti saranno interamente a carico dell’amministrazione ospedaliera se non saranno adottate misure per garantire la protezione e la sicurezza dei pazienti a causa di ritardi nell’assistenza» ha spiegato il segretario generale della Fials provinciale Carlo Lopopolo che in una nota indirizzata ai vertici dell’ospedale, a quelli dell’Asl Salerno e al sindaco di Eboli chiede urgentemente l’integrazione del personale infermieristico secondo la dotazione organica prevista.
Ospedale di Eboli al collasso: la denuncia della Fials
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