Scafati, muore davanti allo Scarlato: Procura apre indagine

Simona Cataldo

Il malore all’improvviso, la corsa in auto all’ospedale di Scafati. Il massaggio cardiaco del marito con un passante che interviene. Il tentativo di far scendere qualcuno dall’ospedale. L’attesa dell’ambulanza e i tentativi inutili di rianimare la 59enne». A raccontare in un post pubblicato sui social tutti i passaggi di quanto accaduto mercoledì mattina è il figlio della donna morta a pochi metri dall’ingresso dell’ospedale Scarlato, dove dallo scorso giugno il Punto di primo intervento è chiuso per lavori di ristrutturazione ed il Pronto soccorso non c’è più dal 2013. «Mia madre, così come migliaia di cittadini, è stata l’ennesima vittima di questo sistema sanitario ormai al collasso» scrive il figlio della donna. Il caso è finito sulla scrivania del sostituto procuratore Viviana Vessa della Procura di Nocera che dovrà decidere anche sulla necessità o meno di eseguire l’autopsia. Un caso che ha sollevato tante polemiche. In una nota congiunta ieri i consiglieri regionali Picarone e Cascone hanno ricordato che la Regione ha riservato grande dignità al presidio di Scafati negli atti di programmazione.

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