La Salernitana mette nel mirino l’anticipo del Ferraris. Dopo il pareggio in rimonta ottenuto nello scontro salvezza col Cagliari, grazie alla doppietta del ritrovato Dia, i granata saranno impegnati in un’altra sfida tra pericolanti. Il Genoa, neopromosso in A, ha conquistato fino qui 8 punti, 4 in più dei granata, ma non vince dal 28 settembre (quando è riuscito a mettere sotto la Roma). Nelle ultime tre gare i rossoblu sono andati incontro ad un pareggio (a Udine) e a due sconfitte di fila (in casa col Milan e sul campo dell’Atalanta). Gilardino, compagno di Pippo Inzaghi al Milan e nella nazionale campione del mondo nel 2006, spera di recuperare Retegui per poter tornare al 3-5-2, dopo aver impiegato nelle ultime uscite il 3-4-2-1. Per questo motivo il nuovo allenatore della Salernitana è indeciso sull’atteggiamento da proporre nell’anticipo in terra ligure. Se il riferimento avanzato dei padroni di casa fosse uno solo, i granata potrebbero andare avanti all’insegna della continuità, riproponendo il 4-3-2-1. Se però le punte di ruolo fossero due, per non concedere vantaggi ai padroni di casa Inzaghi potrebbe propendere per un ritorno all’antico, e quindi riproporre la difesa a tre. Le valutazioni entreranno nel vivo da oggi. Ochoa e Costil partono alla pari, giocherà quello che si dimostrerà più in palla. Nel caso di ritorno alla difesa a tre, uno tra Daniliuc, Pirola e Lovato potrebbe essere ripescato. In mediana, Bohinen aspetta la sua chance e con lui in campo Maggiore potrebbe agire finalmente da mezzala. In avanti, Dia confida di avere sin dal primo minuto al suo fianco un giocatore con le caratteristiche fisiche di Ikwuemesi o di Stewart, per poter godere di maggiore libertà. Riprendono le valutazioni (dell’allenatore e della società) sulla posizione di Simy, entro giovedì può ancora essere inserito in lista.
Salernitana, Inzaghi deve scegliere il modulo per Genova
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