La Salernitana sbatte contro la traversa, scheggiata da capitan Di Tacchio su calcio di rigore e deve accontentarsi di un altro pareggio ad occhiali, il terzo di fila tra le mura amiche. Il team di mister Castori non va oltre lo 0-0 nello scontro diretto con la Spal e per l'ennesima volta esce dal campo arrabbiata, per un'altra decisione arbitrale sfavorevole, col signor Irrati che in pieno recupero non se la sente di concedere ai granata il secondo sacrosanto penalty, per un tocco di mano in area di rigore.
Contro una squadra con le spalle al muro e con Marino che sa di giocarsi la panchina, la Salernitana gioca senza paura. Il primo tempo è assolutamente di marca granata: la presenza di Kiyine nell'undici titolare e la verve di Coulibaly regalano ai granata qualità e dinamismo. La Spal fatica a trovare le giuste contromisure e rischia di capitolare su un tentativo in girata di Aya. Dopo qualche altro tentativo dei granata dalla distanza e dopo una chance sprecata in contropiede da Tutino, col passare dei minuti emerge la qualità degli avversari. Prima dell'intervallo Asencio con un destro chirurgico chiama all'intervento Adamonis, che risponde presente.
L'inizio della ripresa ricalca il finale di primo tempo, gli estensi pressano e sul tentativo di Valoti è determinante la deviazione di Casasola. La risposta della Salernitana è affidata a Coulibaly che, però, calcia a lato da buona posizione. Alla mezzora gli ospiti hanno una ghiottissima occasione: Segre di testa prova a prendere in controtempo Adamonis, ma il lituano con uno scatto di reni si allunga sulla sua sinistra e riesce ad arrivarci. Gli ingressi dei vari Gondo, Cicerelli, Capezzi ed Anderson regalano nuova linfa alla Salernitana. Il brasiliano, sugli sviluppi di un'azione tutta in verticale, entra in contatto con Berisha in uscita e viene atterrato dal portiere avversario. Per Irrati è calcio di rigore. Il fantasista della Lazio vorrebbe calciare, ma il tiratore designato è Di Tacchio. Il capitano si assume la responsabilità e la sua conclusione termina alta, dopo aver toccato il legno superiore. La Salernitana continua a premere. Gondo viene smarcato in area e con un tocco sotto cerca di superare un avversario che tocca il pallone con la mano, il braccio sembra staccato dal corpo e, di conseguenza, le proteste del clan granata sono legittime. Ma Irrati non decreta il secondo penalty a distanza ravvicinata. La partita termina 0-0 e la Salernitana vede sfumare la possibilità di mantenere il passo di Empoli e Venerzia. I granata scivolano al quarto posto.