"La bambina di Odessa", libro della giornalista milanese, ha tenuto a battesimo la prima edzione della rassegna culturale picentina

Pikentia Echoes, in tantissimi per Tiziana Ferrario

Il prossimo appuntamento è fissato per domani, martedì 7 novembre con la venezuelana Karina Sainz Borgo, autrice di “La custode”
Francesca Salemme

Non sono bastate le sedie, preparate al piano terra del MAP, per contenere il pubblico presente alla serata inaugurale della prima edizione del Pikentia Echoes, la rassegna culturale promossa dall’assessorato comunale alla Cultura e Beni Culturali del Comune di Pontecagnano al Museo Archeologico Nazionale “Etruschi di Frontiera”, che ha visto come protagonista l’ultima fatica letteraria di Tiziana Ferrario, “La bambina di Odessa”.

Sollecitata da Annamaria Petolicchio, la giornalista ha raccontato la straordinaria vicenda umana di Lydia Buticchi Franceschi, nata 100 anni fa da genitori italiani fuggiti al regime fascista in quella che oggi è ancora l’Ucraina, tornata in Italia bambina, rimasta orfana a 12 anni, staffetta partigiana nella Milano del secondo conflitto mondiale, laureata in chimica negli anni Quaranta, insegnante illuminata (della stessa Ferrario, che l’ha avuta come professoressa di Matematica alle medie), preside all’avanguardia, moglie e madre… che ha dedicato vent’anni della sua vita per far emergere la verità sulla morte del figlio negli scontri studenteschi degli anni Settanta.

Il prossimo appuntamento è fissato per domani, martedì 7 novembre con la venezuelana Karina Sainz Borgo autrice di “La custode”. Il terzo, con “Il brigante e il generale” di Carmine Pinto, il 20 novembre.

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