Razzie che durano pochi minuti con bottini di poche centinaia di euro arraffati dai cassetti o lasciati nel registratore di cassa. Serrande divelte e serrature forzate, vetrine dei negozi frantumate. Gli autori non sembrano bande organizzate, ma disperati. Ai carabinieri di Salerno è bastato visionare le telecamere interne della pizzeria Nonna Maria per incastrare l’autore del furto. Apre sportelli e cassetti e a un certo punto si toglie il cappuccio che aveva in testa. A poche decine di metri, nella stessa notte, sempre in via Fiume, un tentato furto in un centro estetico ma, il pericoloso ladro, alza la saracinesca, sfonda la vetrina a calci e trova un muro. Niente da fare. Non ci sono quartieri più colpiti e altri meno a rischio. Sul Corso Vittorio Emanuele, a fine ottobre, ad essere colpiti prima un negozio di calzature poi uno di videogiochi; Pochi giorni fa la mensa del Conad di Fuorni, il caseificio Latte e Sale a Torrione, la rapina al centro scommesse Eurobet di via Amendola. Una ondata di raid che esaspera i commercianti.
Negozi presi d’assalto in ogni quartiere
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