Venerdì 17 novembre si fermerà tutto, dal trasporto pubblico locale, a quello ferroviario, a quelli portuali, alla sanità, pubblica e privata, agli enti pubblici: incroceranno le braccia anche i lavoratori salernitani di questi settori per manifestare “contro le scelte scellerate che rischiano di mettere in ginocchio il Paese”. Lo evidenzia la CGIL di Salerno, attraverso una nota dei segretari generali di FILT e FP, Gerardo Arpino e Antonio Capezzuto. “Per i trasporti servono necessariamente risorse per rinnovare i contratti e garantire salari adeguati al costo della vita e riduzioni di orari e carichi di lavoro – evidenzia Arpino -; sono necessari interventi normativi che riducano la precarietà e l’applicazione ed il rafforzamento delle norme sulla sicurezza sul lavoro visti le frequenti aggressioni, gli infortuni e le morti sul lavoro”. “Questo Governo – aggiunge – ha cancellato il Piano nazionale dei trasporti e della logistica, strumento che deve essere utilizzato per non lasciare mano libera alle aziende, vincolandole al rispetto dei diritti dei lavoratori, alla compatibilità con i territori, e utile a contrastare la formazione di ulteriori e pericolose posizioni di monopolio”. “Servono più risorse per il rinnovo dei CCNL Pubblici – afferma Capezzuto – perché quanto stanziato dal Governo è lontanissimo dal recupero dell’inflazione a 2 cifre degli ultimi anni, con una perdita del potere d’acquisto del 16.1%. L’anticipo dell’indennità contrattuale in busta paga a dicembre, previsto dal governo, non solo divide i lavoratori dello stato da quelli di enti locali e sanità, penalizza i tempi determinati, ma è un modo per mascherare l’insufficienza di risorse per i salari, assorbe oltretutto il bonus del 2023 e le risorse sono solo per un anno”. “Saremo in tanti – dicono Arpino e Capezzuto – porteremo la nostra protesta a Napoli davanti la Prefettura e la mobilitazione non si fermerà anche nelle settimane e nei mesi successivi se non saremo ascoltati”.
Sciopero generale del 17 novembre, in campo anche la CGIL
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