Tanti auguri alla kermesse che diventa maggiorenne, con annesso invito a indossare l’abito buono, quello della festa per i suoi 18 anni. Questa edizione è dunque la prova di maturità per quell’idea dell’allora Sindaco De Luca divenuta nel tempo calamita di turisti da ogni parte del mondo. Turisti, però, da indirizzare, da accompagnare nel loro viaggio tra le bellezze paesaggistiche, storiche e architettoniche di una città che non è e non può essere soltanto quella delle Luci d’Artista, punto e basta. Sommessamente, ci permettiamo di suggerire di fare un passo oltre, di alzare l’asticella mettendo Salerno in prima, con contorno di luminarie. Basterebbe mettere in rete, come vasi comunicanti, i percorsi che portano a luoghi o monumenti visitare, fotografare, da mettere nell’album dei ricordi a mo’ di cartoline. Il Centro storico con le sue porte d’accesso e quei vicoli che trasudano storia di vita vissuta e da vivere è un punto di forza, assolutamente da non perdere. Bisognerebbe potenziare i servizi, a partire dal trasporto pubblico e – perché no – pensare pure ad un servizio navetta per il Castello di Arechi, che è méta ambita quanto irraggiungibile per moltissimi visitatori. Tanti di loro, pur di visitarlo, ci andrebbero volentieri anche a piedi, ma senza le necessarie indicazioni resta impresa difficile. Si metta il bello in primo piano e, se è possibile, si metta anche in luce: sono troppe le zone della città che sono state lasciate completamente al buio, in periferia come in centro.
Luci al 18° anno: la prova di maturità
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