Il messaggio di Speranza, Speranza con la S maiuscola, rafforzato dalle parole di Draghi: entro l'estate, tutti gli italiani saranno vaccinati. E allora si va d'immaginazione, sul come e quando. Visione onirica ed estatica: in primavera pioveranno vaccini e i cittadini non dovranno fare altro che uscire da casa senza ombrello. Altre vie, si fa fatica a individuarle, visto che – mentre la Von der Leyen annuncia una valanga di vaccini sull'europa, 100 milioni di dosi al mese da aprile e da Roma fanno sapere che avremo tanti di quei sieri da poterne vendere e regalare – dalle sedi regionali giungono segnali a dir poco discordanti e tutt'altro che incoraggianti, sia sulle scorte realmente a disposizione che su quelle che dovrebbero arrivare. La Cabina di Regia, da vocabolario, definisce specifici piani operativi per ciascuna area tematica nazionale, con l'indicazione dei risultati attesi e delle azioni e dei singoli interventi necessari al loro conseguimento in ragione della realizzazione tempestiva degli investimenti. Al momento, si è verificata la realizzazione tempestiva soltanto di ripetute riunioni. Come direbbe il Governatore De Luca: "fumo con la manovella". Nessuno dice e quel che è peggio è che nessuno decide sul come e quando raggiungere l'obiettivo prioritario, che è quello di acquistare e distribuire in modo equo i vaccini alle regioni.
Tutto ciò non ci sconvolge, visto che in Italia stiamo ancora a discutere sulle fasce di popolazione da vaccinare prima. Il presidente della Regione Campania ha già ribadito al Governo centrale la necessità di riequilibrare entro fine marzo la fornitura di dosi in base alla popolazione residente, ricordando che la Campania ha quasi 6 milioni di abitanti per cui, con le forniture attuali ridotte al lumicino, ci sarà un'estate in cui tutti saranno vaccinati ma non si sa di quale anno. Garantirsi forniture autonome, ognuno per proprio conto, potrebbe essere una soluzione. Ma ci vorrebbe il via libera della suddetta Cabina di Regia grande produttrice di riunioni.