Un anno fa l’incidente tra due motocicli, in cui perse la vita, sull’Amalfitana, a Praiano, Massimo De Rosa: a seguito di quella tragedia nacque l’Associazione per la tutela delle vittime della strada Costiera Amalfitana che oggi denuncia come, rispetto a 365 giorni fa, non sia cambiato praticamente nulla. Il presidente dell’associazione, Salvatore Gagliano, ricorda l’incontro organizzato alla Provincia tra enti ed istituzioni per puntare i riflettori sui tanti pericoli della strada in Costiera. Dai muretti bassi ed inconsistenti, agli alberi che ostruiscono la visibilità fra due curve, dal fondo stradale pericolosamente dissestato in più punti, alla necessità di posizionare dei dissuasori in grado di scoraggiare chi ritiene che la Costa d’Amalfi sia l’autodromo di Monza, fino ad arrivare all’installazione di semafori intelligenti: tante le criticità segnalate più volte e le proposte avanzate, ma le sollecitazioni sono rimaste nel cassetto. Gagliano ricorda poi anche un’altra giovane vittima della strada, Nicola Fusco, il 29enne che ha perso la vita a maggio, nel tratto tra Ravello ed Amalfi alla guida del bus che conduceva, precipitato nel vuoto sottostante. Vengono evidenziate anche in questo caso le criticità da tempo segnalate, mai risolte. Criticità che rischiano di diventare triste normalità. E’ per questo che l’associazione, ancora una volta, sollecita le istituzioni ad intervenire con azioni concrete, affrontando e risolvendo realmente le problematiche.
Costiera, associazione vittime strada: nulla è cambiato
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