Verrà celebrato nell’aula bunker del tribunale di Salerno il processo sui falsi titoli di studio utilizzati per essere assunti nelle scuole. Il Gup del tribunale di Vallo della Lucania, due giorni fa, al termine di una maxi udienza preliminare ha rinviato a giudizio 494 persone. Dinanzi al giudice monocratico compariranno 159 persone, mentre gli imputati cjiamati a difendersi davanti ad un organo collegiale sono 335. Questo perché le accuse sono diverse: dalla corruzione (27 episodi circa) al falso commesso da pubblico ufficiale, fino alla truffa aggravata e al solo tentativo.
L’inchiesta partì dopo una segnalazione di un Ufficio Scolastico regionale, che evidenziò come alcuni docenti, per l’assunzione in ruolo nel 2018, avessero presentato titoli di studio datati o mai esibiti in alcuna procedura concorsuale. Vennero così trovate 400 firme false su altrettanti diplomi, e su pergamene che contenevano discrasie tra registri e titoli, pagati – secondo gli inquirenti – tra i 1000 e i 2500 euro in media.
Nel mirino finì un istituto paritario di San Marco di Castellabate (che nel frattempo aveva sostituito il coordinatore didattico, il corpo docenti e il personale amministrativo). Il gup ha disposto il non luogo a procedere per 37 posizioni, vista l’assenza di gravi indizi tali da prevedere una sentenza di condanna al processo e pronunciato sentenza di assoluzione per ulteriori 2 imputati, a seguito di rito abbreviato.
Sono invece 42 le persone che hanno patteggiato. Le pene concordate vanno dai 2 anni agli 8 mesi di reclusione.