Salernitana, a gennaio tre gare all’Arechi

Nemmeno il tempo di godersi il successo conquistato nello scontro diretto di Verona, che la Salernitana già ieri è tornata a lavoro, visto che c’è da preparare la doppia sfida con la Juventus. Oggi i granata si godono un giorno di riposo, utile per staccare la spina e recuperare energie, anche nervose, visto che si apre un mese di gennaio estremamente intenso e ricco di impegni complicati, almeno sulla carta. Dopo la prestigiosa sfida di Coppa Italia in programma giovedì all’Allianz Stadium di Torino, domenica pomeriggio la Salernitana se la vedrà per la seconda volta nel giro di pochi giorni con la Juventus. Facile immaginare che entrambe le squadre daranno vita ad un turnover (più o meno spinto) così da impiegare forze fresche nei due confronti ravvicinati (discorso che dovrebbe avvantaggiare, sempre sulla carta, la Juventus, che ha una rosa molto più ampia rispetto alla Salernitana, sfruttando anche i ragazzi della Next Gen). La squadra di Inzaghi dovrà cercare di sfruttare al meglio il fattore casalingo visto che nel mese di gennaio avrà la possibilità di giocare per ben tre volte all’Arechi. Dopo il derby di Napoli, in programma domenica 14 al Maradona, infatti, i granata riceveranno la visita di Genoa (vero e proprio scontro salvezza) e Roma, domenica 21 e sabato 29. Dopo la chiusura del mercato di riparazione, fissata per le ore 20 del 31 gennaio, i granata faranno poi visita al Torino domenica 4 febbraio. Senza andare troppo in là, per evitare di perdere di vista l’obiettivo, la Salernitana dovrà cercare di dare continuità al proprio rendimento. La perla di Tchaouna al Bentegodi ha consentito al team dell’ippocampo di rimanere agganciato al treno salvezza. Ora la società di Iervolino ed il diggì Sabatini dovranno fare il possibile per rendere competitivi i granata in vista di una seconda metà di stagione in cui bisognerà viaggiare con le marce alte. Il resto tocca a Inzaghi, che di partita in partita cercherà di guadagnarsi (e meritarsi) la fiducia del nuovo entourage dirigenziale.