Ieri un corteo di oltre cento mezzi ha “invaso” Salerno, accolto tra gli applausi dei cittadini: la protesta dei trattori va avanti in tutta Italia e non si ferma. Si continua dopo il via libera sul taglio dell’Irpef agricola per due anni. Gli agricoltori hanno illustrato anche ieri le ragioni della loro protesta. Chiedono, in particolare più tutela per il made in Italy. “Subiamo la concorrenza sleale da Paesi extra-europei che arrivano con i loro prodotti sui nostri mercati a prezzi molto più bassi” hanno evidenziato. A Salerno sono arrivato al grido di “Senza agricoltori, no cibo e no futuro per i nostri figli”. Sull’onda della protesta è nato anche il Maf (Movimenti agricoli federati) che ritiene “non basti” l’impegno da parte del ministero dell’Agricoltura di aprire un tavolo tecnico di confronto. E’ stato chiesto, pertanto, un incontro al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Siamo profondamente riconoscenti per l’attenzione che ha dedicato – scrivono gli agricoltori nella lettera scritta al capo dello stato -; le sue dichiarazioni sono parte integrante della nostra proposta programmatica di riforma strutturale del settore agricolo sottoscritta da 70 portavoce degli innumerevoli presidi di agricoltori italiani”. Il movimento, poi, annuncia: “Pensiamo che sia il caso finalmente di dismettere le sfilate, di fare uscire i trattori dall’ovile e di cominciare un programma di sensibilizzazione per chiamare la popolazione a una serrata generale”.
I trattori non mollano: la protesta continua
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