Giorni di tribolante attesa per i lavoratori della Fos di Battipaglia. Sono quelli che si è presi il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per capire se ci sono soggetti industriali interessati a sostituirsi al gruppo Prysmian che ha confermato la volontà di dismettere la produzione di fibra ottica nel sito di Battipaglia. Di giorni per la valutazione di possibili soluzioni ne sono rimasti una quindicina, dopo l’incontro svoltosi a Roma con le organizzazioni sindacali. Sembrano esserci tre realtà (una italiana e due straniere) interessate, sempre nel settore della fibra ottica. Il ministro Urso ha confermato la disponibilità nel mantenere un confronto con tutte le forze sociali, la Regione Campania e l’azienda a tutela delle attività del sito di Battipaglia e dei lavoratori. “Un nuovo soggetto che intenda investire nella produzione potrebbe beneficiare dell’alta tecnologia della Fos di Battipaglia in un mercato che si è ampliato grazie ai nuovi parametri indicati dal Ministero” dice il segretario nazionale della Ugl chimici, Eliseo Fiorin, che aggiunge: “considerata la disponibilità della Regione Campania nel mettere a disposizione fondi pubblici per favorire un nuovo piano industriale salvaguardando così l’attività produttiva, riteniamo che ci siano tutte le condizioni per garantire una continuità dell’attività del sito, scongiurando gli oltre 300 licenziamenti dello stabilimento e la crisi per l’indotto rilanciando un prodotto che dà prestigio nelle produzioni del Made in Italy”.
Fos Battipaglia, si valutano tre soggetti interessati
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