Quella tra Dia e la Salernitana è la storia è quella di un divorzio annunciato, di una separazione lenta, che non ha giovato ad alcuna delle due parti in causa. Ieri è arrivato l’ennesimo episodio di una telenovela iniziata la scorsa estate e diventata definitivamente un “caso” su cui intervenire. Il “bubbone” è esploso dopo le dichiarazioni di Liverani nel post partita di Udine, quando il tecnico riferisce che l’attaccante senegalese si è rifiutato di entrare in campo ad otto minuti dalla fine, quando chiamato da lui in causa. Di conseguenza, la società viene costretta a scendere in campo. Da giorni si parla di multe, stipendio da decurtare attraverso il ricorso al Collegio Arbitrale, per ora, su questa vicenda, la società ha comunicato ufficialmente solo che adesso l’attaccante si allenerà a parte rispetto al gruppo squadra. La decisione arriva dopo la visita di ieri del presidente Iervolino al Mary Rosy ed al colloquio con lo stesso Dia. Da delizia a croce, l’uomo copertina della passata stagione, l’eroe del Maradona, il terzo cannoniere del precedente campionato, l’attaccante che con i suoi sedici gol aveva contribuito considerevolmente alla salvezza dei granata lo scorso anno diventa un pesante macigno che si trascina dalla scorsa estate. Tutto nasce dalla mancata cessione nel mese di luglio. E’ da allora che i rapporti tra l’attaccante e la società si sono incrinati. Eppure sia prima che dopo la scadenza della clausola estiva offerte concrete al club non ne erano arrivate, se non quella giunta in extremis dal Wolverhampton, definita “irricevibile” dall’allora diesse De Sanctis. Si è così andati avanti tra alti e bassi, per quasi tutta la stagione, fino ad arrivare all’accordo con la nuova clausola nel mercato di gennaio, fissata attorno a 21 milioni per i club europei, 23 per gli altri. Per Dia, che nel frattempo si era visto costretto a saltare la Coppa d’Africa per infortunio, anche in questo caso nessuno si è fatto avanti. Resterebbero da chiarire le zone d’ombra legate alla gestione dell’attaccante senegalese. Dia avrebbe dovuto e potuto trasformarsi nel vero rinforzo di gennaio per l’attacco. In tal senso, sarebbe stato opportuno un chiarimento definitivo tra le parti, prima della chiusura della campagna trasferimenti. Un accordo per un reciproco vantaggio. Ed invece, oggi, l’epilogo di questa vicenda non giova a nessuno.
Colloquio Iervolino – Dia: l’attaccante si allenerà a parte
327
articolo precedente