Musi lunghi alla ripresa degli allenamenti della Salernitana. Non è di certo semplice il compito di mister Colantuono, chiamato a raccogliere i cocci dopo il ventesimo ko stagionale. Basic, Manolas e Pierozzi sono usciti acciaccati dalla gara persa a Bologna dai granata. Ochoa e Kastanos dovrebbero alzare ancora bandiera bianca. Da valutare i progressi di Fazio e Gyomber, ma il tempo per recuperarli (visto che si gioca di nuovo venerdì sera) sembra poco.
All’Arechi arriva il Sassuolo, ovvero la squadra più vicina in classifica al team dell’ippocampo che, vincendo, potrebbe portarsi a -7 rispetto ai neroverdi. Insomma, un successo non modificherebbe più di tanto gli equilibri della corsa salvezza, ma potrebbe regalare un pizzico di morale alla truppa in vista degli ultimi appuntamenti della stagione.
Nel corso di questo campionato lo stadio Arechi, un tempo fortino inespugnabile, è diventato terra di conquista un po’ per tutti: sono 10 gli avversari che sono riusciti a portar via l’intero bottino dall’impianto di via Allende. Tra le mura amiche i granata hanno ottenuto una sola vittoria. Una miseria.
Salvare la dignità, salvare la faccia, onorare società e tifosi, per provare a compiere queste operazioni (non necessariamente legate alla possibilità concreta di riaprire i giochi per la permanenza in Serie A) inevitabilmente la Salernitana dovrà cercare di battere il Sassuolo. Possibile la riconferma del modulo utilizzato a Bologna ma con qualche novità.
In attesa di Dia, anche ieri il senegalese ha lavorato in orari diversi rispetto al resto della squadra, potrebbe essere ripescato Weissman al centro dell’attacco, mentre Vignato potrebbe ottenere una chance dal primo minuto (con Bradaric arretrato sulla linea dei difensori). In mezzo al campo dovrebbe tornare titolare Coulibaly. Candreva è entrato in diffida e deve prestare attenzione al rischio “giallo”: con un cartellino contro il Sassuolo salterebbe il match da ex in casa della Lazio.
Salernitana, Colantuono vuole ritrovare il fattore Arechi
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