Ventiquattro anni di reclusione. È la pena inflitta dalla Corte d’Appello di Salerno, a Giuseppe Buono, il 43enne di Baronissi colpevole d’aver ucciso, il 9 luglio 2022, la 91enne Maria Grazia Martino e d’aver ridotto in fin di vita la sorella, l’88enne Adele Martino, e di aver portato via dall’abitazione delle due donne 10mila euro in contanti. Accolte dai giudici le richieste del Procuratore capo Giuseppe Borrelli e dei Sostituti Licia Vivaldi e Alessandro Di Vico. Qualla domenica mattina, Buono, entrò nell’abitazione in via San Leonardo, a Salerno, in cerca di denaro, ma sopreso dalle due donne le colpì con la spranga utilizzata per forzare l’ingresso. Ripetuti furono i colpi alla testa della 91enne, mentre la sorella Adele cadde nel tentativo di opporsi. Poi le trascinò lungo le scale fino a condurle in taverna. Al fine di proseguire nella ricerca del denaro, l’assassino chiuse a chiave la stanza in cui stava riposando il fratello delle due donne. A quel punto prese 10mila euro trovati all’interno di una borsa delle due donne e fuggì via. Buono conosceva bene l’abitazione perchè in passato ci aveva lavorato come badante. Fu una nipote a lanciare l’allarme. Il vice questore Gianni Di Palma e i suoi uomini in poche ore riuscirono ad individuarlo e a ricostruirono quanto accaduto. In casa di Buono fu ritrovato anche il denaro.
Omicidio di via San Leonardo, Buono condannato a 24 anni
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