Dal disastro si può rinascere: l’unico aspetto positivo di questo estenuante finale di stagione è rappresentato dal vantaggio che la Salernitana potrebbe avere rispetto alle altre società che saranno impegnate anche nei prossimi due mesi. L’aritmetica certezza della retrocessione arriverà probabilmente tra due giornate ed il conto alla rovescia è già scattato. Il club granata, però, già da ora può concentrarsi sul futuro e sulla programmazione del prossimo campionato di serie B. Un privilegio che, al momento, appartiene solo alle tre neopromosse del torneo di terza serie, Mantova, Cesena e Juve Stabia. Le ultime sei tappe di questa sciagurata stagione dei rimpianti potranno servire per capire da cosa e da chi ripartire in cadetteria. La fase di programmazione, in pratica, per la Salernitana può partire già da ora, a patto che ci sia la volontà di ripartire fin da adesso. Nel frattempo, domenica all’Arechi arriva la Fiorentina e Colantuono dovrà fare a meno dello squalificato Coulibaly. Rischia di restare fuori anche Maggiore, infortunatosi nel finale del primo tempo del match in casa della Lazio. Il tecnico granata, già orfano di Kastanos, spera di recuperare Basic e dovrebbe affiancargli Legowksi. In alternativa si punterà su Gomis, che finora non ha pienamente convinto, un po’ come tutti i calciatori giunti nel corso del mercato di riparazione. In attesa, dunque, di novità per la prossima stagione, la palla passa ancora al campo. Colantuono dovrà decidere se riproporre la difesa a tre o tornare al 4-4-1-1. Da verificare anche se ad Ochoa sarà ancora preferito Costil, se potrà tornare in campo Fazio, se i giocatori di proprietà saranno ancora preferiti a quelli in prestito. Per salvare almeno la faccia i granata vanno ancora a caccia della prima vittoria dell’anno, quel successo che manca dalla trasferta di Verona di fine dicembre.
Salernitana: sguardo al futuro, aspettando l’aritmetica
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