Riaprono le scuole anche in zona rossa: si riparte mercoledì 7 aprile. Tornano in aula gli alunni dell'infanzia, della primaria e della prima media (tutti gli altri restano in Dad). In vista del ritorno tra i banchi è necessario rinfrescare anche le regole di comportamento qualora dovessero essere riscontrati dei casi all'interno delle classi.
Se un alunno è positivo, tutti i suoi compagni sono considerati contatti stretti. I docenti, se hanno rispettato le misure anti-Covid, non sono identificati come contatti ma vengono comunque sottoposti a un tampone molecolare. In attesa del risultato dovrebbero continuare a lavorare. Se un docente è positivo, tutti i suoi alunni sono considerati contatti. Se si verifica un secondo caso tra i docenti delle stesse classi dell'insegnante contagiato o se è presente una variante del virus, tutti i docenti della classe sono identificati come contatti stretti e devono entrare in quarantena.
Se un alunno manifesta la sintomatologia a scuola, il referente Covid scolastico si attiva affinchè i soggetti vengano accompagnati in un'area dedicata, assistiti da un adulto che indossi una mascherina chirurgica.
Accertato il contagio attraverso un test diagnostico, la scuola notifica il caso all'Asl competente e si avvia la ricerca dei contatti. Per il rientro in comunità si dovrà attendere la guarigione clinica con l'effettuazione di nuovi tamponi. Altrimenti prosegue l'isolamento. Infine, si prevede il monitoraggio delle assenze da comunicare al Dipartimento nei casi di classi con molti alunni mancanti ,che potrebbe essere indice di una diffusione del virus e necessitare di un'indagine mirata da parte del Dipartimento.